In Irlanda non si va dal ginecologo. Il pap test te lo fa il tuo dottore. Gratis ogni 2 anni. Se rimani incinta e paghi le tasse hai diritto a tutte le cure/visite/esami gratis. Ma si fa tutto in ospedale.
Martedi' la nostra prima visita al Rotunda Maternity Hospital di Dublino. Che avventura...
L'appuntamento era a mezzogiorno. Arriviamo. Coda per compilare la cartella clinica. Ci chiedono i dati generali. Rispondo sempre io, capisco meglio l'accento della Dublino Nord...alche' l'impiegata ci chiede se siamo amiche. E qui subentra E. "V. e' la mia parntner, stiamo insieme da 5 anni e questo sara' il nostro bimbo". L'impiegata sorride educatamente, forse un po' in imbarazzo ma poi nella cartella clinica aggiunge il mio nome accanto al titolo Partner.
Poi ci mandano dalle ostetriche. Coda. Non ho mai visto cosi' tante donne con il pancione in vita mia. In generale tutte giovani. Alcune ancora bambine come spesso se ne vedono in Irlanda, sole o accompagnate dalle madri/zie e sorelle alcune gia' madri a loro volta, generazioni che si copiano a vicenda. Sembra che facciano a gara a chi rimane incinta piu' giovane...
Tutte a bere acqua perche' girava la voce che bisognava dare un sample della pipi' per le analisi.
Dopo mezzora arriva il nostro turno. L'ostetrica ci fa accomodare in uno studio, prova della pressione e inizia l'interrogatorio. Fortunatamente E. e' decisamente "healthy". Non fuma. Non beve. Non si droga. Non mangia carne. Va in bici tutti i giorni e odia la Coca Cola. Mai conosciuto nessuno con meno vizi di lei ;)
Perfetto. L'ostetrica tutta felice ci chiede se il padre assistera' al parto. Io dico..ehmmm... abbiamo fatto l'inseminazione. Non c'e' nessun padre, ci saro' io con E. E lei tutta alllegra dice ah ma come funziona? Ho avuto a che fare con coppie gay in sala parto ma mai durante la gravidanza...bene bene...dice ed anche io penso, bene bene!
Poi ci mandano dal ginecologo, indiano o pachistano, gentile e pure un po' gay ci fa qualche domanda e poi un'ecografia veloce veloce. E. chiede se si vede se e' maschio o femmina e lui ci spiega che l'ecografia vera e propria la faremo alla 20esima settimana e li' ci diranno tutto!Piccolin non stava fermo un attimo. Ho visto subito il cuoricino battere. (...)
Finito con il ginecologo si va ai prelievi del sangue. L'infermiera ride quando E. mi prende la mano e fa la faccia da impaurita mentre questa riempie flaconi di liquido rosso. Questo e' niente in confronto al parto dice...ridiamo tutte.
Successivamente ci mandano dall'assistente sociale. Alla quale siamo state riferite dato il nostro caso "speciale". Pauline, cosi' si chiama ci viene incontro sorridente ed io noto subito uno sguardo d'intesa. Capello grigio poco curato, jeans e camicia alla boscaiola, questa e' piu' lesbica di noi!
Ci spiega cio' che gia' sappiamo e che purtroppo in Irlanda al momento la legge non garantisce nessun diritto all'altra mamma, e che il bambino potra' essere registrato solo a nome di E.
Ci consiglia di fare testamento e di avvalerci comunque del "children allowance". 150 euro al mese che il governo Irlandese garantisce ad ogni famiglia per ogni figlio dal primo mese di vita fino al compimento del 18esimo anno. Io faccio 2 calcoli e penso mica male, se non sbaglio in Italia ti danno 1000 euro se sei sposato, o qualcosa di simile. E poi t'arrangi!
Dopo l'ennesima coda in reception fissiamo l'appuntamento per l'ecografia "grande" per il 13 Luglio, raccontiamo all'impiegata la nostra storia per l'ennesima volta e ci fa gli auguri.
E pensare che viviamo in una delle nazioni piu' cattoliche d'Europa...
Martedi' la nostra prima visita al Rotunda Maternity Hospital di Dublino. Che avventura...
L'appuntamento era a mezzogiorno. Arriviamo. Coda per compilare la cartella clinica. Ci chiedono i dati generali. Rispondo sempre io, capisco meglio l'accento della Dublino Nord...alche' l'impiegata ci chiede se siamo amiche. E qui subentra E. "V. e' la mia parntner, stiamo insieme da 5 anni e questo sara' il nostro bimbo". L'impiegata sorride educatamente, forse un po' in imbarazzo ma poi nella cartella clinica aggiunge il mio nome accanto al titolo Partner.
Poi ci mandano dalle ostetriche. Coda. Non ho mai visto cosi' tante donne con il pancione in vita mia. In generale tutte giovani. Alcune ancora bambine come spesso se ne vedono in Irlanda, sole o accompagnate dalle madri/zie e sorelle alcune gia' madri a loro volta, generazioni che si copiano a vicenda. Sembra che facciano a gara a chi rimane incinta piu' giovane...
Tutte a bere acqua perche' girava la voce che bisognava dare un sample della pipi' per le analisi.
Dopo mezzora arriva il nostro turno. L'ostetrica ci fa accomodare in uno studio, prova della pressione e inizia l'interrogatorio. Fortunatamente E. e' decisamente "healthy". Non fuma. Non beve. Non si droga. Non mangia carne. Va in bici tutti i giorni e odia la Coca Cola. Mai conosciuto nessuno con meno vizi di lei ;)
Perfetto. L'ostetrica tutta felice ci chiede se il padre assistera' al parto. Io dico..ehmmm... abbiamo fatto l'inseminazione. Non c'e' nessun padre, ci saro' io con E. E lei tutta alllegra dice ah ma come funziona? Ho avuto a che fare con coppie gay in sala parto ma mai durante la gravidanza...bene bene...dice ed anche io penso, bene bene!
Poi ci mandano dal ginecologo, indiano o pachistano, gentile e pure un po' gay ci fa qualche domanda e poi un'ecografia veloce veloce. E. chiede se si vede se e' maschio o femmina e lui ci spiega che l'ecografia vera e propria la faremo alla 20esima settimana e li' ci diranno tutto!Piccolin non stava fermo un attimo. Ho visto subito il cuoricino battere. (...)
Finito con il ginecologo si va ai prelievi del sangue. L'infermiera ride quando E. mi prende la mano e fa la faccia da impaurita mentre questa riempie flaconi di liquido rosso. Questo e' niente in confronto al parto dice...ridiamo tutte.
Successivamente ci mandano dall'assistente sociale. Alla quale siamo state riferite dato il nostro caso "speciale". Pauline, cosi' si chiama ci viene incontro sorridente ed io noto subito uno sguardo d'intesa. Capello grigio poco curato, jeans e camicia alla boscaiola, questa e' piu' lesbica di noi!
Ci spiega cio' che gia' sappiamo e che purtroppo in Irlanda al momento la legge non garantisce nessun diritto all'altra mamma, e che il bambino potra' essere registrato solo a nome di E.
Ci consiglia di fare testamento e di avvalerci comunque del "children allowance". 150 euro al mese che il governo Irlandese garantisce ad ogni famiglia per ogni figlio dal primo mese di vita fino al compimento del 18esimo anno. Io faccio 2 calcoli e penso mica male, se non sbaglio in Italia ti danno 1000 euro se sei sposato, o qualcosa di simile. E poi t'arrangi!
Dopo l'ennesima coda in reception fissiamo l'appuntamento per l'ecografia "grande" per il 13 Luglio, raccontiamo all'impiegata la nostra storia per l'ennesima volta e ci fa gli auguri.
E pensare che viviamo in una delle nazioni piu' cattoliche d'Europa...